Ritengo molto positivo che Confagricoltura Puglia e il comitato apistico regionale abbiano portato all’attenzione della Regione le problematiche del settore che, per fronteggiare le gravi difficoltà degli ultimi anni, necessita del massimo sostegno. Auspico che le sollecitazioni provenienti da questo mondo, al quale esprimo tutta la mia vicinanza, vengano raccolte anche a livello locale, in continuità con il lavoro che stiamo portando avanti a livello nazionale. A fronte della mancata produzione degli ultimi anni causata dal cambiamento climatico e da altre problematiche come patologie e parassiti, stiamo sostenendo il comparto con il massimo impegno attraverso molteplici misure.
Dopo quasi undici anni, grazie all’approvazione di un nostro emendamento alla ultima Legge di Bilancio siamo tornati a finanziare la legge quadro sull’apicoltura nazionale, stanziando 7,75 milioni di euro.Inoltre con il decreto “Filiere Minori” abbiamo previsto un fondo per la promozione del miele italiano di qualità. Si tratta di un intervento che si inserisce nel solco degli aiuti al comparto, come ad esempio l’esonero contributivo per dieci mensilità durante la pandemia. Ben coscienti del valore economico del servizio di impollinazione animali, stimato per il nostro Paese in 3 miliardi di euro, sosterremo il settore anche con gli eco-schemi della prossima PAC, dove i fondi dedicati all’apicoltura raddoppieranno sino a raggiungere i 14 milioni di euro.Ci siamo impegnati inoltre per prevedere nelle misure dei Programmi di Sviluppo Rurale (PSR), incentivi diretti a favore degli apicoltori e imprenditori agricoli che praticano il nomadismo in determinate aree o territori, per il maggior costo sostenuto o per il minor ricavo conseguito, finalizzati alla tutela e all’incremento della biodiversità, attraverso il ripristino degli ecosistemi e la salvaguardia degli habitat naturali garantiti dall’attività degli insetti pronubi. C’è molto da fare anche rafforzare il tessuto associativo nazionale del settore, caratterizzato da una forte polverizzazione delle imprese con conseguente frammentazione dell’offerta e generali carenti strategie di promozione. L’obiettivo resta quello di aiutare questo prezioso mondo produttivo attraverso il sostegno diretto per chi opera in situazioni di oggettivo svantaggio, di favorire la diversificazione delle produzioni come con la pratica dell’impollinazione e di sostenere le aziende in questa delicata fase di adattamento delle produzioni al cambiamento climatico.