Auditi i Commissari di ILVA in AS sulle Bonifiche di Taranto

L’audizione formale dei Commissari di Ilva in amministrazione straordinaria sul decreto Milleproroghe, che ho proposto e che si è appena conclusa, ha prodotto elementi di ulteriore chiarezza sulle risorse finalizzate per le opere di bonifica e di messa in sicurezza del territorio tarantino, sugli iter in corso, sullo stato dell’arte dei lavori già avviati. Quanto emerso oggi nelle commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio della Camera conferma ulteriormente la necessità che venga approvato l’emendamento soppressivo della norma inaccettabile che trasferisce tali risorse alla produzione industriale di Acciaierie d’Italia S.p.A. La norma contenuta nell’art. 21 del decreto Milleproroghe si fonda infatti, come ho detto in questi giorni, su equivoci e argomentazioni approssimative che alludono al presunto inutilizzo dei fondi ed a ritardi nella presentazione dei progetti di bonifica.

Nel corso della audizione sono pertanto intervenuto per sollecitare una illustrazione quanto più dettagliata delle attività fino ad oggi intraprese sui numerosi siti tarantini in modo da avere massima contezza anche delle risorse già impegnate e di quelle necessarie per concludere le opere. Non c’è nessun ritardo né un inutilizzo dei fondi, al contrario abbiamo avuto la positiva notizia del completamento dei lavori per la bonifica della discarica ‘Due Mari’. A conferma del grande lavoro fatto nonostante il lungo periodo di pandemia, sono partiti iter autorizzativi complessi, ci sono verifiche istruttorie in essere da parte degli enti di competenza e sono in corso numerose attività preliminari, come i procedimenti di caratterizzazione e le analisi di rischio.Attività lunghe e articolate – ci è stato ricordato – ma necessarie per poter procedere a concretizzare i 17 interventi già in corso per risanare il nostro territorio. Ci è stato fornito un quadro completo su tali interventi: da quelli per la gravina ‘Leucaspide’, al recupero/smaltimento dei fanghi d’altoforno, fanghi d’acciaieria e polverino d’altoforno, alla messa in sicurezza permanente delle discariche per rifiuti pericolosi e non pericolosi, ad interventi per le ‘collinette ecologiche’ e per tutti gli altri siti da bonificare. Per portare avanti queste opere assolutamente necessarie le risorse stanziate in precedenza, sperando che siano sufficienti, sono indispensabili. Non consentiremo che vengano sottratte dalle finalità originarie a cui erano destinate.Auspico che possa prevalere il buon senso e vengano ripristinati gli effetti previsti dalla norma precedente anche alla luce degli argomenti raccolti oggi e le memorie che dai rappresentanti della Direzione generale per il Risanamento Ambientale del Mite, di Ispra, del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia e di Arpa Puglia, della Procura di Taranto e del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Taranto.

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