La giornata dell’8 marzo deve essere una occasione in più per riflettere sulle discriminazioni che le donne continuano a subire e sulla necessità di impiegare il massimo impegno per cambiare le cose. In ambito parlamentare in questi anni abbiamo preso tante importanti iniziative, per contrastare la violenza di genere, per ridurre le diseguaglianze nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, per promuovere la genitorialità e la parità tra i sessi all’interno dei nuclei familiari. Molto cammino è stato fatto ma la strada è ancora lunga, sia sul piano legislativo che su quello culturale. L’impegno della parte maschile è decisivo per accelerare questo percorso, con la consapevolezza che costruire le condizioni per un futuro migliore per le donne significa creare una società più giusta, più progredita, più sana per tutti. Ma dobbiamo saper guardare anche oltre i nostri confini, alle ingiustizie che altrove sono ancora più acute… e alle donne che in Ucraina in questo momento stanno soffrendo e resistendo. A loro oggi deve andare il nostro pensiero.